In ogni gangster movie ad un
certo punto, più o meno a metà, c’è sempre un momento in cui la parabola dei
protagonisti arriva all'apice, dopo la scalata per essere i capi e prima della
rovinosa caduta e, di solito, la morte. Tu lo sai, mentre lo guardi, che è così
che andrà, che è così che deve andare. Quel momento però, in cui scorrono
veloci immagini di soldi a palate e bella vita con una canzone a fare da
colonna sonora (la canzone spesso è testimone degli anni in cui è stato girato
il film), può non essere il pezzo più bello ma sicuramente è quello che per un
attimo ti fa pensare ok, dai, fallo finire così questo film, è figo così. Ma un
attimo dopo inizia la discesa e tu lo sai come andrà a finire, perché è così
che deve andare.
domenica 13 gennaio 2013
mercoledì 2 gennaio 2013
Cinque canzoni e una balena bianca
Il mio primo ricordo in campo
musicale sono i vinili di mio padre che mi hanno accompagnato dall’infanzia all’adolescenza.
Avere un babbo giovane e mondano significa ritrovarsi ad ascoltare (e anche ad
amare!?) gli ABBA e tutta la dance ’70-’80. Ma oltre alla pista da ballo mio
padre aveva un’altra passione: la musica italiana. Fu così che durante la mia
infanzia feci amicizia con De Andrè, Guccini, Battisti, De Gregori, Dalla e
tutta la banda compresi gli Squallor e gli Skiantos. Insomma tutta gente che
avrei ritrovato anni dopo…all’università! Ma uno più di ogni altro mi ha conquistato:
Ivan Graziani. E la sua Dada è la prima tappa della mia playlist.
Poi piombai a piedi pari
nell’adolescenza. Erano gli anni ‘90 e imperversavano i Take That e le Spice
Girls, che però su di me non fecero grande presa. In questa fase della vita, come da manuale, si
è contro a prescindere e io mi ribellavo con tutte le mie forze all’immagine di
dolce-ragazzina-bionda-con-gli-occhi-azzurri che tutti vedevano in me. E visto
che mi trovavo ad essere adolescente nel ’97 la strada da seguire poteva essere
una sola: il Grunge. La seconda tappa della mia playlist è Smells like teen
spirit, Nirvana. E c’è un motivo: mi ricordo in modo spaventosamente nitido un
giorno in cui mentre ascoltavo questo pezzo, ovviamente ad un volume
improponibile per orecchie non adolescenti, fece capolino mio padre e con tutta la disapprovazione
di cui era capace mi disse “Come si fa ad ascoltare questa cosa?!”. Missione ‘Ribellarsi
sempre e comunque’ compiuta!
Anni 2000. Ho fatto il liceo
classico nel terzo millennio ma l’ho fatto da fricchettona. Potevo attingere
direttamente dalla camera di una mia cugina più grande, da me ovviamente
mitizzata. Una sera vado al cinema con lei e le sue amiche e in macchina, per
la precisione una Due Cavalli rossa e nera, vengo folgorata da una musica che
mi entra in testa e non esce più. Curiosa, ma sempre con il timore di chi non
sa, chiedo chi fosse la cantante. Ottengo la agognata risposta, fingo di aver
capito (sempre a causa del suddetto timore) e mi logoro per giorni e giorni
cercando di ricordarne il nome. Era Janis Joplin che con Piece of my Heart mi
ha aperto le porte di quel mondo pieno di amore, fiori e…ccetera.
Faccio i bagagli e vado all’università:
destinazione Bologna. Qui rincontro
tutti i miei vecchi amici, primo tra tutti ovviamente Dalla. Poi arriva l’Amore
che scuote il mio mondo, mi prende per mano e mi porta nel suo. Quelli
bolognesi sono anni vissuti intensamente, nel bene e nel male. Sono anni a
tinte forti con una colonna sonora dominata dai Pink Floyd. Animals è l’album di
tante notti passate a parlare, a guardarsi e ad amarsi. Pigs (three different
ones) è la quarta tappa della mia play list.
Torno, anzi torniamo, nelle
Marche, a casa. Un po’ più ricca nell’animo, più consapevole ma anche più
leggera. Insomma cresciuta. Metto radici e mi proietto verso il futuro. Parlo al
plurale e mi godo appieno la mia bellissima e divertente storia d’amore. Progettiamo
e costruiamo. E’ curioso come sia una canzone del 1967 a caratterizzare questo
periodo della mia vita. Pugni chiusi dei Ribelli è una canzone che mi ha fatto
conoscere ‘mio marito’ e che ora condividiamo. Sono pronta ad abbracciare la vita con lui.
Iscriviti a:
Post (Atom)